Ortodossia.net è una enciclopedia multimediale ortodossa in lingua italiana.
Il sito è attualmente allo stato di bozza.

Differenze tra le versioni di "Celestino"

 
(8 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
  
 
{{Bozza}}
 
{{Bozza}}
 +
<!-- Inserire tropario e kontachio-->
 
[[File:Celestino Papa.jpg|riquadrato|San Celestino, Papa di Roma]]
 
[[File:Celestino Papa.jpg|riquadrato|San Celestino, Papa di Roma]]
 +
Il nostro padre tra i santi '''Celestino''' fu Papa di Roma dal 422 al 432. Durante il suo papato, il santo difese con forza la Chiesa e denunciò l' eresia nestoriana . Se ne fa memoria l' [[8 aprile|8 di aprile]].
 +
 +
==Sinassario==
 +
 
'''San Celestino''', Papa di Roma (422-432), zelante campione dell' ortodossia, visse durante il regno dell'Imperatore Teodosio il Giovane (408-450). Ricevette una eccellente educazione e studiò bene la filosofia, ma soprattutto la Sacra Scrittura, meditando su varie questioni teologiche. La vita virtuosa del santo e la sua autorità di teologo gli valsero la stima e l'amore generali del clero e del popolo. Così, dopo la morte di Papa San [[Bonifacio]] (418-422), San Celestino fu scelto come suo successore.<br>
 
'''San Celestino''', Papa di Roma (422-432), zelante campione dell' ortodossia, visse durante il regno dell'Imperatore Teodosio il Giovane (408-450). Ricevette una eccellente educazione e studiò bene la filosofia, ma soprattutto la Sacra Scrittura, meditando su varie questioni teologiche. La vita virtuosa del santo e la sua autorità di teologo gli valsero la stima e l'amore generali del clero e del popolo. Così, dopo la morte di Papa San [[Bonifacio]] (418-422), San Celestino fu scelto come suo successore.<br>
 
Durante questi periodo emerse l'[[Eresia|eresia]] di [[Nestorio]]. Al Concilio locale di Roma nel 430, San Celestino denunciò questa eresia e condannò Nestorio come eretico. Dopo il Concilio, San Celestino scrisse una missiva a San Cirillo, arcivescovo di Alessandria (18 gennaio), affermando che se Nestorio dopo 10 giorni non avesse ritrattato i suoi falsi insegnamenti, avrebbe dovuto essere deposto e scomunicato.
 
Durante questi periodo emerse l'[[Eresia|eresia]] di [[Nestorio]]. Al Concilio locale di Roma nel 430, San Celestino denunciò questa eresia e condannò Nestorio come eretico. Dopo il Concilio, San Celestino scrisse una missiva a San Cirillo, arcivescovo di Alessandria (18 gennaio), affermando che se Nestorio dopo 10 giorni non avesse ritrattato i suoi falsi insegnamenti, avrebbe dovuto essere deposto e scomunicato.
Riga 7: Riga 12:
 
I due anni successivi al Concilio, San Celestino predicò incessantemente il vero insegnamento su Cristo Dio-Uomo, e così morì in pace il 6 aprile 432.
 
I due anni successivi al Concilio, San Celestino predicò incessantemente il vero insegnamento su Cristo Dio-Uomo, e così morì in pace il 6 aprile 432.
  
 
+
{{Sinassario}}
 
[[Categoria:Santi]]
 
[[Categoria:Santi]]
 
[[Categoria:Santi_Italiani]]
 
[[Categoria:Santi_Italiani]]

Versione attuale delle 08:51, 16 set 2020

Attenzione. Questa voce è una bozza. Mancano in essa alcune informazioni importanti.
San Celestino, Papa di Roma

Il nostro padre tra i santi Celestino fu Papa di Roma dal 422 al 432. Durante il suo papato, il santo difese con forza la Chiesa e denunciò l' eresia nestoriana . Se ne fa memoria l' 8 di aprile.

Sinassario

San Celestino, Papa di Roma (422-432), zelante campione dell' ortodossia, visse durante il regno dell'Imperatore Teodosio il Giovane (408-450). Ricevette una eccellente educazione e studiò bene la filosofia, ma soprattutto la Sacra Scrittura, meditando su varie questioni teologiche. La vita virtuosa del santo e la sua autorità di teologo gli valsero la stima e l'amore generali del clero e del popolo. Così, dopo la morte di Papa San Bonifacio (418-422), San Celestino fu scelto come suo successore.
Durante questi periodo emerse l'eresia di Nestorio. Al Concilio locale di Roma nel 430, San Celestino denunciò questa eresia e condannò Nestorio come eretico. Dopo il Concilio, San Celestino scrisse una missiva a San Cirillo, arcivescovo di Alessandria (18 gennaio), affermando che se Nestorio dopo 10 giorni non avesse ritrattato i suoi falsi insegnamenti, avrebbe dovuto essere deposto e scomunicato. San Celestino diresse anche una serie di missive ad altre Chiese, Costantinopoli e Antiochia, in cui smascherò e denunciò l'eresia Nestoriana. I due anni successivi al Concilio, San Celestino predicò incessantemente il vero insegnamento su Cristo Dio-Uomo, e così morì in pace il 6 aprile 432.

Questa e altre vite dei Santi in ortodossia.net sono tratte (con eventuali adattamenti) da: Vite dei Santi della Chiesa Ortodossa, a cura di p. Daniele Marletta. Il testo è in via di preparazione e ancora inedito.