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Differenze tra le versioni di "Nettario di Egina"

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Il nostro Padre tra i Santi  '''Nettario di Egina''' (in greco: Άγιος Νεκτάριος Αιγίνης), al secolo Anastasios Kefalas, (Selivria, 1 ottobre 1846 – Egina, 9 novembre 1920) fu metropolita della Pentapoli, ed è uno dei santi più popolari  della Chiesa ortodossa. Se ne fa memoria il [[9 novembre]].
  
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== Vita ==
Il nostro Padre tra i Santi  '''Nettario di Egina''' (in greco: Άγιος Νεκτάριος Αιγίνης), al secolo Anastasios Kefalas, (Selimbria, 1º ottobre 1846 – Egina, 9 novembre 1920) fu metropolita della Pentapoli, ed è uno dei santi più popolari  della Chiesa ortodossa.
 
== Biografia ==
 
 
[[File:St Nektarios of Aegina Hand-Painted Greek Orthodox Byzantine Icon 3-300x419.jpg|riquadrato|San Nettario di Egina]]
 
[[File:St Nektarios of Aegina Hand-Painted Greek Orthodox Byzantine Icon 3-300x419.jpg|riquadrato|San Nettario di Egina]]
 
[[File:Monastere Nektarios.jpg|miniatura|Il monastero fondato da San Nettario sull'isola di Egina]]
 
[[File:Monastere Nektarios.jpg|miniatura|Il monastero fondato da San Nettario sull'isola di Egina]]
Nel 1866, all'età di 20 anni, si trasferì nell'isola di Chio a prendere una cattedra. Il 7 novembre 1876, divenne [[monachesimo|monaco]], all'età di 30 anni, nel [[monastero di Nea Moni]], perché era da tempo che avrebbe voluto abbracciare la vita ascetica.
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San Nettario nacque nel 1846 ed ebbe al battesimo il nome di Anastasios. Era il quinto dei sette figli di Dimos Kefalàs e di sua moglie Balou. Nato in un’umile famiglia nel quartiere greco dell’operosa cittadina di Selivria, si trasferì appena quattordicenne a Istanbul, che allora aveva ancora il suo nome cristiano di Costantinopoli e che era distante un’ottantina di chilometri dalla sua città natale. A Selivria, il giovane non avrebbe potuto continuare i suoi studi, per i quali era chiaramente portato. Nella sua nuova dimora, Anastasios si dedicò allo studio e si mantenne lavorando.
Tre anni dopo fu ordinato diacono, prendendo il nome Nettario. Si laureò presso l'Università di Atene nel 1885. Già da studente, scrisse molti libri, opuscoli, e commentari biblici.
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All’età di 30 anni divenne monaco, nell’antico monastero di Nea Moni, nell’isola di Chio, dove si era trasferito per lavoro, e qui ricevette il nome monastico di Lazzaro. L’anno successivo fu ordinato diacono, assumendo il nome di Nettario, col quale è tutt’oggi noto. Inviato ad Atene per completare i suoi studi, si dedicò giorno e notte alla lettura della Sacra Scrittura e degli scritti dei Padri della Chiesa. Dopo la laurea in teologia (nel 1885), si recò ad Alessandria d’Egitto, dove fu ordinato sacerdote, il 23 marzo 1886 nella Cattedrale di San Sabbas. Nell’agosto dello stesso anno, nella Chiesa di San Nicola al Cairo, fu elevato al rango di archimandrita. L’Archimandrita Nettario mostrò molto zelo sia per la predicazione della parola di Dio, sia per la bellezza della sua Casa. Abbellì grandemente la chiesa di San Nicola al Cairo, e anni dopo, quando egli era ad Atene, San Nicola gli apparve in sogno, abbracciandolo e dicendogli che lo avrebbe esaltato “molto in alto”.
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Il 15 gennaio 1889, nella stessa chiesa di San Nicola, Nettario fu consacrato infine vescovo, con il titolo di Metropolita della Pentapoli, un’antica Diocesi della Cirenaica.
  
Dopo la laurea si recò ad Alessandria d'Egitto, dove fu ordinato [[sacerdozio|sacerdote]]; servì la chiesa di San Nicola al [[Cairo]] con grande distinzione. In riconoscimento della sua pietà e brillantezza come predicatore, così come la sua capacità amministrativa, nel 1889 fu consacrato vescovo metropolita della [[Pentapoli cirenaica|Pentapoli]] (un'antica diocesi in Cirenaica, Libia) da [[Sofronio III di Costantinopoli|Sofronio]], [[Patriarcato di Alessandria|patriarca]].
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Egli risiedette in realtà sempre al Cairo (quella della Pentapoli era una Diocesi titolare) ove prestò il suo ministero, distinguendosi per il suo zelo. Tale distinzione, purtroppo, non mancò di procurargli delle inimicizie. Scrittore religioso e predicatore di una certa fama, era visto da molti come il naturale successore dell’anziano Patriarca di Alessandria, Sofronio. Questo produsse immancabilmente delle invidie: il Metropolita Nettario fu presto al centro di una serie di calunnie, che giunsero all’orecchio del Patriarca. Rimosso dal suo incarico senza alcun processo (e soprattutto senza un reale motivo), fu espulso dal suolo egiziano, e costretto ad andare in Grecia nel 1890.
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Tornato in Grecia, trascorse alcuni anni come un predicatore, per essere poi nominato direttore di una Scuola per la formazione del Clero ad Atene. Qui il suo servizio fu esemplare per quindici anni. Oltre a dirigere la scuola, si dedicò, come sempre, all’insegnamento, alla predicazione e alla scrittura.
  
Fu vescovo del Cairo per un anno, essendo stato rimosso dal suo incarico da religiosi ai quali non piaceva la sua popolarità con la gente. Tornato in Grecia nel [[1891]], trascorse diversi anni come un predicatore (1891-1894). Poi fu nominato direttore della Scuola per la formazione dei sacerdoti ad Atene, dove il suo servizio fu esemplare per quindici anni. Sviluppò numerosi corsi di studio, e scrisse numerosi libri, il tutto mentre predicava diffusamente in tutta Atene.
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Nel 1904 su richiesta di alcune monache, sue figlie spirituali, fondò un monastero femminile sull’isola di Egina. Si tratta del celebre Monastero della Santissima Trinità, che è tutt’oggi meta di pellegrinaggi. Alla fine del 1908, sessantaduenne, San Nettario lasciò la direzione della sua scuola per ritirarsi definitivamente tra le sue monache a Egina. Ovviamente, continuò a scrivere, a dirigere i suoi figli e le sue figlie spirituali, a predicare e ad ascoltare quanti venivano, a volte anche da molto lontano, a cercare la sua guida spirituale.
  
Nel 1904 su richiesta di diverse suore, fondò un monastero per loro sull'isola di Egina. Il monastero fu nominato [[Monastero della Santissima Trinità (Egina)|Monastero della Santissima Trinità]]. In seguito, nel 1911, egli ordinò due delle monache come [[diaconessa|diaconesse]].
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San Nettario è anche l’autore dell’[[Agni Parthene]] (in greco αγνή παρθένε), inno mariano non liturgico che ha riscosso estrema fortuna in tutte le Chiese Ortodosse nazionali.
  
Nel dicembre del 1908, all'età di 62 anni, San Nettario si dimise dal suo incarico di direttore della scuola e si ritirò nel monastero da lui fondato a Egina, dove visse il resto della sua vita come un monaco. Continuò a scrivere, a pubblicare confessioni, a predicare e ad ascoltare coloro che venivano da vicino e da lontano a cercare la sua guida spirituale.
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San Nettario morì la sera del 9 novembre 1920, all’età di 74 anni, per un cancro alla prostata. Il suo corpo fu portato al Monastero della Santissima Trinità, dove fu sepolto dal suo fraterno amico padre Savvas, che celebrava le funzioni religiose nel Monastero, e che in seguito dipinse la prima icona di san Nettario. Ai funerali di san Nettario partecipò una moltitudine di persone provenienti da tutta Grecia e dall’Egitto.
Mentre era al monastero, contribuì anche alla costruzione degli edifici del monastero che furono realizzati con i suoi fondi propri.  
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San Nettario è considerato unanimemente uno dei più importanti protagonisti dell’Ortodossia degli ultimi secoli. Già in vita era considerato santo per la sua vita ascetica, così come per i suoi scritti semplici e illuminanti. Migliaia di miracoli sono stati attribuiti alla sua intercessione. In particolare, è invocato nei casi di tumore.
San Nettario è anche l'autore dell<nowiki>'</nowiki>''Agni Parthene'' (in greco: αγνή παρθένε), [[culto mariano|inno mariano]] che tanta fortuna ha riscosso in tutte le lingue liturgiche dell'ortodossia mondiale.
 
  
San Nettario morì la sera del 9 novembre [[1920]], all'età di 74 anni, a seguito di ricovero in ospedale per un cancro alla prostata. Il suo corpo fu portato al Monastero della Santissima Trinità, dove fu sepolto dal suo migliore amico St. Savvas di Kalymnos, che in seguito dipinse la prima icona di San Nettario. Ai funerali di san Nettario partecipò una moltitudine di persone provenienti da tutte le parti della Grecia e dell'Egitto.
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== Inni liturgici ==
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[[Troparion]] (tono primo)
  
== Culto ==
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Il figlio di Selivra e protettore di Egina, * Nettario, il puro amico della virtù negli ultimi tempi apparso, * veneriamo, o fedeli, * come divino terapeuta di Cristo; * egli fa scaturire molteplici guarigioni * per quanti cantano con fede: * Gloria a Cristo che ti glorificò; * gloria a colui che per te compì prodigi; * gloria a colui che per te guarisce tutti.
Molte persone consideravano Nettario come un santo già durante la sua vita per le sue preghiere, la sua umiltà, la sua purezza e altre virtù, per i suoi scritti, così come per i miracoli che avrebbe operato. Nettario avrebbe avuto anche il dono della preveggenza.
 
  
Le reliquie di Nettario sono state rimosse dalla tomba il 2 settembre [[1953]]. Il riconoscimento ufficiale di Nettario come santo da parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli]] ha avuto luogo il 20 aprile [[1961]].
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Un altro troparion (tono quarto)
  
La festa di san Nettario si celebra ogni anno il [[9 novembre]].
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Sei vissuto con santità, come gerarca sapiente, * glorificando il Signore, con la tua vita virtuosa, o beato Nettario. * Perciò glorificato dalla potenza del Paraclito, * scacci i demoni e guarisci gli infermi * che si accostano devotamente alle tue divine reliquie.
  
Migliaia di miracoli sono stati attribuiti alla sua intercessione.
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[[Kontakion]] (tono quarto)
  
==Fonte==
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La stella dell’ortodossia recentemente rifulsa, * il nuovo protettore della Chiesa, *
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cantiamo di cuore con gioia; * glorificato, infatti per l’energia dello Spirito, * fa scaturire illimitata la grazia delle guarigioni * per quanti gridano: Salve,
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padre Nettario.
  
Voce [https://it.wikipedia.org/wiki/Nettario_di_Egina Nectario di Egina] di it.wiki: il materiale ivi presente è stato rielaborato e integrato.
 
 
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web|http://www.serfes.org/spiritual/november2000.htm|Una breve biografia su www.serfes.org}}
 
* {{cita web|http://www.st-seraphim.com/Nettario.htm|Nettario sul sito www.st-seraphim.com}}
 
* {{cita web|http://www.fatheralexander.org/booklets/english/saint_nektarios_egina_e.htm#_Toc60879398|Sito fatheralexander.org}}
 
* {{cita web | 1 = http://www.saint-Nettario-of-aegina.org | 2 = Sito dedicato al santo | accesso = 24 luglio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171004072651/http://www.saint-Nettario-of-aegina.org/ | dataarchivio = 4 ottobre 2017 | urlmorto = sì }}
 
* {{cita web|http://www.serfes.org/writtings/stNettario.htm|Scritti di Nettario}}
 
* {{cita web|http://www.sprint.net.au/~corners/Nov98/StNettario.htm|Resoconti sui miracoli}}
 
 
 
Una breve biografia su www.serfes.org, su serfes.org.
 
Nettario sul sito www.st-seraphim.com, su st-seraphim.com.
 
Sito fatheralexander.org, su fatheralexander.org.
 
Sito dedicato al santo, su saint-nectarios-of-aegina.org. URL consultato il 24 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
 
Scritti di Nettario, su serfes.org.
 
Resoconti sui miracoli, su sprint.net.au.
 
  
  
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{{Sinassario}}
  
 
[[Categoria:Santi del XX secolo]]
 
[[Categoria:Santi del XX secolo]]
[[Categoria:Sinassario]]
 
 
[[Categoria:Santi]]
 
[[Categoria:Santi]]

Versione attuale delle 11:58, 21 nov 2020

Il nostro Padre tra i Santi Nettario di Egina (in greco: Άγιος Νεκτάριος Αιγίνης), al secolo Anastasios Kefalas, (Selivria, 1 ottobre 1846 – Egina, 9 novembre 1920) fu metropolita della Pentapoli, ed è uno dei santi più popolari della Chiesa ortodossa. Se ne fa memoria il 9 novembre.

Vita

San Nettario di Egina
Il monastero fondato da San Nettario sull'isola di Egina

San Nettario nacque nel 1846 ed ebbe al battesimo il nome di Anastasios. Era il quinto dei sette figli di Dimos Kefalàs e di sua moglie Balou. Nato in un’umile famiglia nel quartiere greco dell’operosa cittadina di Selivria, si trasferì appena quattordicenne a Istanbul, che allora aveva ancora il suo nome cristiano di Costantinopoli e che era distante un’ottantina di chilometri dalla sua città natale. A Selivria, il giovane non avrebbe potuto continuare i suoi studi, per i quali era chiaramente portato. Nella sua nuova dimora, Anastasios si dedicò allo studio e si mantenne lavorando. All’età di 30 anni divenne monaco, nell’antico monastero di Nea Moni, nell’isola di Chio, dove si era trasferito per lavoro, e qui ricevette il nome monastico di Lazzaro. L’anno successivo fu ordinato diacono, assumendo il nome di Nettario, col quale è tutt’oggi noto. Inviato ad Atene per completare i suoi studi, si dedicò giorno e notte alla lettura della Sacra Scrittura e degli scritti dei Padri della Chiesa. Dopo la laurea in teologia (nel 1885), si recò ad Alessandria d’Egitto, dove fu ordinato sacerdote, il 23 marzo 1886 nella Cattedrale di San Sabbas. Nell’agosto dello stesso anno, nella Chiesa di San Nicola al Cairo, fu elevato al rango di archimandrita. L’Archimandrita Nettario mostrò molto zelo sia per la predicazione della parola di Dio, sia per la bellezza della sua Casa. Abbellì grandemente la chiesa di San Nicola al Cairo, e anni dopo, quando egli era ad Atene, San Nicola gli apparve in sogno, abbracciandolo e dicendogli che lo avrebbe esaltato “molto in alto”. Il 15 gennaio 1889, nella stessa chiesa di San Nicola, Nettario fu consacrato infine vescovo, con il titolo di Metropolita della Pentapoli, un’antica Diocesi della Cirenaica.

Egli risiedette in realtà sempre al Cairo (quella della Pentapoli era una Diocesi titolare) ove prestò il suo ministero, distinguendosi per il suo zelo. Tale distinzione, purtroppo, non mancò di procurargli delle inimicizie. Scrittore religioso e predicatore di una certa fama, era visto da molti come il naturale successore dell’anziano Patriarca di Alessandria, Sofronio. Questo produsse immancabilmente delle invidie: il Metropolita Nettario fu presto al centro di una serie di calunnie, che giunsero all’orecchio del Patriarca. Rimosso dal suo incarico senza alcun processo (e soprattutto senza un reale motivo), fu espulso dal suolo egiziano, e costretto ad andare in Grecia nel 1890. Tornato in Grecia, trascorse alcuni anni come un predicatore, per essere poi nominato direttore di una Scuola per la formazione del Clero ad Atene. Qui il suo servizio fu esemplare per quindici anni. Oltre a dirigere la scuola, si dedicò, come sempre, all’insegnamento, alla predicazione e alla scrittura.

Nel 1904 su richiesta di alcune monache, sue figlie spirituali, fondò un monastero femminile sull’isola di Egina. Si tratta del celebre Monastero della Santissima Trinità, che è tutt’oggi meta di pellegrinaggi. Alla fine del 1908, sessantaduenne, San Nettario lasciò la direzione della sua scuola per ritirarsi definitivamente tra le sue monache a Egina. Ovviamente, continuò a scrivere, a dirigere i suoi figli e le sue figlie spirituali, a predicare e ad ascoltare quanti venivano, a volte anche da molto lontano, a cercare la sua guida spirituale.

San Nettario è anche l’autore dell’Agni Parthene (in greco αγνή παρθένε), inno mariano non liturgico che ha riscosso estrema fortuna in tutte le Chiese Ortodosse nazionali.

San Nettario morì la sera del 9 novembre 1920, all’età di 74 anni, per un cancro alla prostata. Il suo corpo fu portato al Monastero della Santissima Trinità, dove fu sepolto dal suo fraterno amico padre Savvas, che celebrava le funzioni religiose nel Monastero, e che in seguito dipinse la prima icona di san Nettario. Ai funerali di san Nettario partecipò una moltitudine di persone provenienti da tutta Grecia e dall’Egitto. San Nettario è considerato unanimemente uno dei più importanti protagonisti dell’Ortodossia degli ultimi secoli. Già in vita era considerato santo per la sua vita ascetica, così come per i suoi scritti semplici e illuminanti. Migliaia di miracoli sono stati attribuiti alla sua intercessione. In particolare, è invocato nei casi di tumore.

Inni liturgici

Troparion (tono primo)

Il figlio di Selivra e protettore di Egina, * Nettario, il puro amico della virtù negli ultimi tempi apparso, * veneriamo, o fedeli, * come divino terapeuta di Cristo; * egli fa scaturire molteplici guarigioni * per quanti cantano con fede: * Gloria a Cristo che ti glorificò; * gloria a colui che per te compì prodigi; * gloria a colui che per te guarisce tutti.

Un altro troparion (tono quarto)

Sei vissuto con santità, come gerarca sapiente, * glorificando il Signore, con la tua vita virtuosa, o beato Nettario. * Perciò glorificato dalla potenza del Paraclito, * scacci i demoni e guarisci gli infermi * che si accostano devotamente alle tue divine reliquie.

Kontakion (tono quarto)

La stella dell’ortodossia recentemente rifulsa, * il nuovo protettore della Chiesa, * cantiamo di cuore con gioia; * glorificato, infatti per l’energia dello Spirito, * fa scaturire illimitata la grazia delle guarigioni * per quanti gridano: Salve, padre Nettario.


Questa e altre vite dei Santi in ortodossia.net sono tratte (con eventuali adattamenti) da: Vite dei Santi della Chiesa Ortodossa, a cura di p. Daniele Marletta. Il testo è in via di preparazione e ancora inedito.